Secondo i dati ISTAT del 2021, in Italia la popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale è pari al 25,4% (circa 14 milioni 983 mila persone).
Sono in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie.
Queste famiglie non sono in grado di accedere a beni e servizi considerati essenziali.
È una povertà innanzitutto economica, ma che molto spesso si lega anche ad altre dimensioni, in un circolo vizioso difficile da interrompere: non si hanno i mezzi per fare sport, per leggere dei libri, a volte nemmeno per andare alla scuola pubblica.
Così, la povertà economica diventa, tra le altre, anche povertà educativa.
Si tratta di un problema enorme, soprattutto nel Mezzogiorno, dove si concentra il maggior numero di famiglie povere.
E dove, a molti bambini e bambine, viene di fatto negata la possibilità di avere un futuro diverso da quello dei loro genitori.
La povertà educativa è un circolo vizioso.
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