L’Unione Europea è un’entità complessa, piena di contraddizioni. C’è un pezzo stupendo di Politico che racconta molto bene una di queste contraddizioni. Si intitola Brussels is blind to diversity. Si legge da qui. Nonostante sia passato qualche anno – e nonostante qualche piccolo passo avanti –, la cecità delle istituzioni alla diversità dei punti di vista e della rappresentanza è sempre attuale, purtroppo.
Qualche giorno fa è stato presentato un codice etico per chi lavora come fact checker – quelle persone che verificano i fatti e poi scrivono cos’hanno scoperto.
È molto interessante anche per cittadine e cittadini che non si occupano di informazione, perché ci sono anche le modalità per attivarsi e controllare a nostra volta il lavoro dei fact checker. Si scarica da qui.
E a proposito di contraddizioni, Alberto Puliafito, il direttore di Slow News è stato Bruxelles per la settimana delle Regioni e delle Città. Dalla sua esperienza è uscito fuori un breve pezzo che si intitola Ridurre le disuguaglianze non significa niente. Può sembrare un titolo paradossale, ma in un periodo storico in cui, in Italia, sembra in atto una vera e propria guerra ai poveri (e non alla povertà), è una presa di coscienza che ci sembra molto importante. Leggi il pezzo qui.