Intelligenze Artificiali generative e giornalismo su Slow News

Con l’avvento delle intelligenze artificiali generative (come Chat-GPT, Dall-e, Midjourney e simili), i giornali si devono porre il problema di come utilizzare questi strumenti.

Per questo, abbiamo lavorato a questa policy, che è da considerarsi una bozza in aggiornamento ma che, visto lo scenario, abbiamo ritenuto di rendere pubblica.
L’ultimo aggiornamento risale al 25 marzo 2023.

Come usiamo le AI generative su Slow News?

Nessun testo che pubblichiamo è mai generato direttamente da un’intelligenza artificiale.
Non usiamo mai le intelligenze artificiali generative per produrre testi giornalistici da zero.
Non pubblichiamo mai alcun testo generato da intelligenze artificiali (anche se editato) senza prima sottoporlo a verifica, secondo i più alti standard giornalistici.

Usiamo le intelligenze artificiali generative come assistenti nel processo di lavorazione (per esempio: riassunti, che comunque verifichiamo; mappe mentali; idee per titoli o per post sui social).

Usiamo le intelligenze artificiali generative per produrre occasionalmente illustrazioni di alcuni dei nostri pezzi, dichiarandolo esplicitamente. Lo facciamo, in particolare, per illustrare concetti astratti.
Non usiamo mai le intelligenze artificiali generative per produrre contenuti fotorealistici, nemmeno per illustrare eventuali articoli in cui si parla di deepfake.

Ci occupiamo di formazione dei giornalisti, in modo che si diffonda una cultura adeguata per l’uso delle intelligenze artificiali generative e della loro copertura giornalistica.

Sottoponiamo queste regole a revisione e integrazione periodica.

 

A questo articolo ci abbiamo lavorato insieme