L’Italia è tra i paesi europei che producono più bici, ma le snobba
Ne produciamo quasi il 20 per cento di quelle prodotte in Europa, ma la politica le snobba e continua a difendere la dittatura delle auto.
Ne produciamo quasi il 20 per cento di quelle prodotte in Europa, ma la politica le snobba e continua a difendere la dittatura delle auto.
Lo conosciamo dal 1865, spiega perché più strade costruiamo e più diminuisce la loro efficienza e una sitcom australiana ci aiuta a spiegarlo bene.
La polemichetta sugli “studenti campeggiatori” mostra (anche) che dei pendolari e delle loro condizioni ci si preoccupa ben poco.
Nel 2022 ne abbiamo comprate più di 2 milioni, contro 1 milione e 300mila auto. Eppure la politica le osteggia.
La sta portando avanti una classe politica asservita ai poteri industriali e ne pagheremo amaramente le conseguenze.
Viaggiare sui mezzi di tutta l’Europa con un unico biglietto? La proposta tedesca.
Il caso della cittadina sarda, la prima Città 30 in Italia, dimostra che le politiche di mobilità sostenibile non sono crociate della sinistra, ma scelte per il bene dei cittadini.
La nostra dipendenza totale dalle auto è già realtà, ed è questo il problema, non il carburante che le muove
Il servizio torinese TOBike cessa il servizio a partire dal 12 febbraio per troppi danni a bici e stazioni.
Le conseguenze e i paradossi dell’ideologia automobilista sono note da tempo. Nel 1973 André Gorz le raccontava così.