
Una proposta di iniziativa popolare sulla cannabis: era ora!
Milano ha un problema enorme di convivenza tra persone e automobili, un problema che è reso evidente dal bilancio sempre più grave di morti e feriti che si registra sulle strade cittadine e che è in pericoloso aumento.
È un peccato, un crimine e persino un paradosso. Sì, perché ha una struttura che le permetterebbe di essere simile ad Amsterdam (e lo era, prima che i navigli venissero interrati quasi interamente tra il 1894 e il 1930), eppure di quella potenzialità non è restato quasi più nulla, visto che per decenni l’amministrazione ha permesso il totale asservimento della città al traffico automobilistico.
Le auto sono talmente onnipresenti, a Milano, che è parecchio difficile anche solo immaginarsi una città diversa, con spazio per i pedoni, per le biciclette, per i negozi, per i parchi e le aiuole. Ora però, grazie a un sito che appoggia a un software di Intelligenza Artificiale, immaginare al posto delle migliaia di carcasse di acciaio delle aiuole, delle biciclette e delle persone che passeggiano in sicurezza è semplicissimo, basta cercare la propria via su Google Maps e cliccare un pulsante.
Questo è quello che viene fuori provando a reinventare via Porpora, in zona Lambrate.
Questa è come è ora:
Questa è come potrebbe essere:
Ora che immaginarla è facile, resta da trovare una leadership politica che abbia il coraggio di farlo. Basta poco, basta veramente solo volerlo.
Una proposta di iniziativa popolare sulla cannabis: era ora!
La richiesta dei manifestanti di Tunisi è semplice: trasparenza nell’iter decisionale e diritto alla mobilità.
La serietà della politica di coesione passa anche da piccole cose, come evitare di pubblicare avvisi di consultazioni pubbliche che non esistono