Ep. 2

Il mondo al contrario

Interessi nel tempo e altre storie che riguardano il libro di Roberto Vannacci, autopubblicato su Amazon il 10 agosto 2023.

Slow News. Il primo progetto italiano di slow journalism.
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Vulnerabilità Generale

Il caso del Mondo al contrario di Roberto Vannacci è interessante per analizzare debolezze e problemi dell’ecosistema mediatico. E non solo.

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Quando arriva un innesco forte come “Il Mondo al contrario”, libro scritto e autopubblicato dal generale Roberto Vannacci su Amazon, dove si trattano – vedremo poi con che tecniche e con quale tono di voce, – più o meno tutti i temi-innesco che hanno generato polarizzazione negli ultimi anni, allora la dinamica che ho provato a semplificare si espande a dismisura. Repubblica ne scrive, il Ministero annuncia un procedimento disciplinare, parte la dinamica del “generale Censurato” e del “non si può più dire niente. Con il risultato che il presunto pensiero censurato finisce ovunque. 

Da lì, comincia il giro di reazioni, polemiche, rinforzi. C’è chi si chiede se sia stata tutta una strategia organizzata da un nuovo gruppo di neocon italiani; c’è chi si interroga sul modo in cui il testo sia stato analizzato e raccontato e si chiede: «chi aveva il volume per le mani (avendo prodotto una selezione dei passaggi poi altamente problematici… una selezione ad uso stampa) e pure la capacità di accesso alla stampa di sinistra in maniera tale da far scoppiare un caos?»

Per fare ordine non tanto nelle diverse reazioni (ce ne sono state di tutti i generi, inclusa la lamentela di alcune persone che non hanno trovato il libro in libreria e lo pretendevano dai librai, nonostante il libro non sia presente nel circuito di distribuzione tradizionale e si possa acquistare solamente su Amazon), qui c’è una timeline che riporta il susseguirsi cronologico dei fatti (giova ricordare che cronologia non vuol dire causalità!). La timeline è per forza di cose incompleta e se vuoi aiutarmi a colmare eventuali lacune puoi aiutarmi scrivendomi.

I trend delle ricerche

Una delle cose che dovremmo fare quando ci troviamo di fronte a un innesco è tentare di misurare il reale interesse per il tema. Al di là degli strumenti che analizzano le conversazioni (ti ricordo che analizzano solamente quelle visibili e pubbliche), che possono essere manipolate o gonfiate, disponiamo di almeno uno strumento alla portata di tutti che misura qualcosa di meno manipolabile di un post sui social: Google Trends.
Ti ricordo che Google Trends misura l’interesse relativo per un determinato termine o argomento di ricerca. 

Cosa significa? Che se, per esempio, chiedo a Google Trends di mostrarmi l’interesse nel tempo per la ricerca “Il mondo al contrario”, il titolo del libro di cui stiamo parlando, in Italia e negli ultimi 30 giorni avrò come risultato questo grafico.

 

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Il grafico mostra l’andamento delle ricerche su Google per quella parola o insieme di parole. Cioè: il 100 che si vede è il picco di ricerche fatte su Google, non ci dà informazioni accurate sulla quantità di queste ricerche. 

Prima del 17 agosto non ci sono quasi ricerche (quelle che si vedono prima della pubblicazione e dei commenti possono riguardare, per esempio, svariati libri dal titolo analogo). 

Il 18 agosto 2023 c’è il picco delle ricerche su Google per il titolo del libro: è coerente con il picco di interesse e con il fatto che si è iniziato a parlarne nel mainstream il giorno prima. Google Trends ci offre anche una panoramica delle chiavi di ricerca/degli argomenti più cercate giorno per giorno (nei daily search trend). Vannacci è al primo posto il 17 agosto 2023 (generando un volume di ricerche paragonabile al Palio di Siena), intorno alle 100mila ricerche.

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Ritorna, poi, nella top 10 il 21 agosto 2023 (il giorno dopo l’apparizione al Tg1), con un volume stimato di 20mila ricerche, un quinto rispetto al picco.

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Per il resto, non è mai all’interno dei venti termini o argomenti più cercati del giorno, nonostante i richiami costanti dei media tradizionali.

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Ovviamente non tutte le persone interessate al tema cercheranno esattamente il titolo o il nome dell’autore. Google Trends ci aiuta anche in questo, mostrandoci potenziali ricerche su Google correlate. Per esempio, il cognome del generale, probabilmente la keyword più semplice, sembra essere anche la più cercata.

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Ma come posso valutare quanto pesa “volumetricamente” questa ricerca rispetto ad altri eventi? Facendo esempi simili o distanti, per esempio.

Se allargo il raggio temporale per arrivare al giorno della morte di Michela Murgia e comparo le ricerche per “Murgia” con quelle per “Vannacci” (la contrapposizione fra i due è stata fatta anche dalla stampa mainstream confrontando le copie vendute nel breve periodo di tempo che abbiamo a disposizione) ottengo questo risultato: il picco per “Murgia” è molto più alto del picco per “Vannacci”.

Roma-Milan genera 1 milione di ricerche su Google. L’infortunio di Berrettini agli U.S. Open 200mila. E 200mila ne genera la morte sul lavoro di cinque operai della ferrovia. Questo non ci consente di fare chissà quali deduzioni, ma aiuta a collocare dimensionalmente il fenomeno, almeno relativamente a quelle persone che fanno ricerche su Google. 

 

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Ci sono altri elementi interessanti da mettere insieme in questa storia. Per esempio, c’è la pagina Wikipedia di Vannacci, perlopiù curata da una persona che si firma Hockler73, che autodichiara di aver scritto la voce per conto dello stesso Roberto Vannacci.  

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Guardando le revisioni della voce, Hockler73 è attivo su quella pagina fin da febbraio 2023. 

In quella versione della voce di Vannacci – su cui alcuni altri wikipediani hanno sollevato dubbi di enciclopedicità – non si parlava ancora del generale-scrittore. Per qualche giorno la voce lo ha citato anche come “scrittore”, ma poi la dicitura è stata rimossa (qui c’è tutta la discussione in merito da seguire).

Fra il 17 e il 22 agosto, com’è naturale se si tratta appunto di una persona che segue le revisioni per conto di Vannacci stesso, Hockler73 è particolarmente attivo sulla voce, e l’attività continua. 

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I contributi di Hoclker23 su Wikipedia, tutti sulla voce di Vannacci

Infine, c’è un sito di una testata giornalistica locale, La Voce del Trentino, che ha pubblicato una lettera di un lettore dalla parte di Vannacci e che ospita il pdf del libro. Si trova semplicemente cercandolo su Google. Ho scritto alla redazione per sapere se questo sia frutto di un accordo con l’autore, mi hanno risposto così: «Il libro in formato pdf ci è stato inviato dall’estensore dell’articolo [cioè, di questa lettera, ndR]. Ma nei gruppi whatsApp sta girando da oltre 2 settimane gratuitamente».

Al momento il pdf si trova ancora scaricabile liberamente, senza che ci sia stato alcun intervento dell’autore per richiederne la rimozione.

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