Al loro ritorno in classe, lo scorso 13 settembre, i bambini delle tre scuole dell’infanzia dell’Istituto comprensivo statale di Lozzo Atestino, in provincia di Padova, hanno trovato ambienti molto diversi rispetto a quelli che avevano salutato solo pochi mesi prima. Le aule sono state ri-arredate con nuovi banchi, arredi d’ispirazione montessoriana e robot di legno che permettono di insegnare il coding ai bambini già a partire dai tre anni di età.
Oltre a sedie, banchi e librerie a misura di bimbo, gli spazi sono stati dotati di morbidi pouf e sgabelli basculanti dove i più piccoli possono dondolarsi piacevolmente in tutta sicurezza e scaricare la tensione. Diverse pedane con morbide sedute permettono a più bambini di sedersi e svolgere attività in gruppo, in autonomia o con l’insegnante.
«Dopo i genitori e i docenti, gli ambienti di apprendimento sono il terzo educatore. Questo vale sia per i bambini più piccoli, sia per i più grandi: devono stare in classe per ore e diversi studi dimostrano che un ambiente bello, pulito e sano aumenta il loro benessere e il rendimento», spiega Alfonso D’Ambrosio, dirigente dell’Istituto comprensivo statale Lozzo Atestino che comprende nove poli (tre scuole d’infanzia, tre primarie e tre secondarie di primo grado) dislocati nei Comuni di Lozzo Atestino, Cinto Euganeo e Vo’.