Niente più scraping su X

X, ormai non più Twitter, ha aggiornato i propri termini di servizio, per vietare lo scraping e il crawling.

14 settembre 2023

Fa abbastanza strano non chiamarlo più Twitter, ma toccherà abituarsi.

Dicevamo: X, ormai non più Twitter, ha aggiornato i propri termini di servizio, per vietare lo scraping e il crawling.

 

Per chi non avesse dimestichezza con questi termini e non sappia cosa sono, è presto detto:

 

  • Lo scraping è una tecnica di estrazione dei dati che si concentra sul recupero di informazioni da pagine web specifiche. Di solito chi fa scraping utilizza strumenti automatizzati per estrarre dati non strutturati, come testo o immagini, trasformandoli in un formato “strutturato” che può essere facilmente analizzato e memorizzato in database o fogli di calcolo. Viene ampiamente utilizzato, ad esempio, per le analisi del sentiment.

 

  • Il crawling, invece, è il processo attraverso il quale un software (il “crawler”, appunto) visita e naviga le pagine web per raccogliere informazioni. I crawler sono utilizzati principalmente dai motori di ricerca, come Google, per indicizzare i contenuti delle pagine web e seguire i collegamenti presenti all’interno di esse.

 

I motivi non sono stati esplicitati, ma è probabile che, come del resto stanno facendo altri servizi, sia per tutelarsi da eventuali scraping di dati utilizzati poi per addestrare le intelligenze artificiali senza autorizzazione.

 

Dal 29 settembre, quindi, queste operazioni potranno essere effettuate solamente dopo aver ricevuto un consenso scritto.

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