L’intelligenza artificiale per raccontare la strage di Bologna
Come stiamo usando le tecnologie per un lavoro sul 2 agosto 1980
Qualche giorno fa Coca-Cola ha rilasciato dei nuovi spot, fatti utilizzando l’intelligenza artificiale. E, come da titolo, non è andata bene. Affatto.
La questione è duplice: da un lato, è lecito aspettarsi che un colosso come Coca-Cola abbia le risorse per assumere e retribuire adeguatamente artisti professionisti. Dall’altro, va detto che gli spot sono oggettivamente brutti.
“Terrificanti”, secondo alcuni.
Effettivamente l’effetto non è il massimo, le immagini sembrano essere posticce, per non dire uncanny. Il che, considerata la “potenza” che ci ha sempre messo Coca-cola nei suoi spot, tanto da diventare un’icona, ha un effetto ancora più straniante.
Per la realizzazione sono stati coinvolti tre studi – Secret Level, Silverside AI e Wild Card – che, secondo Forbes, hanno impiegato “quattro modelli generativi diversi”, senza però specificare quali.
Non è comunque la prima volta: già nel marzo 2023 aveva utilizzato Chat GPT per creare uno spot, tuttavia le reazioni erano state molto più misurate – forse perché non in corrispondenza di una festività importante come il Natale, forse perché l’uso dell’IA non era così palese.
I portavoce dell’azienda, comunque, si sono espressi difendendo la bontà del progetto, ribadendo l’intenzione di mandare avanti questa sinergia (vera o presunta, in questo caso) tra intelligenza artificiale e creatività “umana”.
Ma questa volta il dibattito si è acceso anche grazie a figure come Alex Hirsch, noto autore e animatore Disney dietro serie come Gravity Falls. Su X (ex Twitter), Hirsch ha ironizzato: “Fun fact: il rosso della Coca-Cola rappresenta il sangue degli artisti lasciati senza lavoro.”
Un commento pungente che evidenzia una questione ben più ampia e delicata: quale sarà l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’occupazione nel settore creativo?
Se persino un gigante come Coca-Cola opta per soluzioni più economiche – perché alla fine questo si tratta – , che prospettive possono avere gli artisti? E gli artisti dei piccoli studi?
Per ora, sono domande che restano senza risposta.
Fonte: NBCnews
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