Cresce l’inflazione in Europa (e in Italia)

In tutta l’area Euro, Italia compresa, è in atto un discreto incremento dell’inflazione, con oscillazioni differenti, e le previsioni del futuro non sono rosee. I dati diffusi da Openpolis mostrano infatti un valore medio annuale dell’inflazione nel 2021 pari a 2,6% nell’area Euro e per il 2023 l’inflazione prevista è pari al 6,1% nell’area euro e del 7% nei paesi membri dell’Unione Europea, con una progressiva moderazione in vista per il 2024, quando l’inflazione raggiungerà il 2,6% nell’area euro e il 3% in Unione Europea. In Italia, a dicembre, era pari al 12,3%.

Il principale attore responsabile di questo aumento è l’energia, i cui costi sono aumentati notevolmente in tutta l’Unione Europea per effetto dell’invasione russa in Ucraina. Ma cos’è l’inflazione?

L’inflazione è l’aumento generale e persistente dei prezzi dei beni e dei servizi in un’economia; ciò significa che il potere d’acquisto della moneta diminuisce nel tempo a causa dell’aumento dei prezzi. In altre parole, con lo stesso importo di denaro, si possono acquistare meno beni e servizi rispetto al passato. L’inflazione può essere causata da una serie di fattori, come un aumento della domanda, un aumento dei costi di produzione e un aumento dell’offerta di denaro.

Come sottolinea Openpolis, tra gennaio 2021 a dicembre 2022 il valore dell’inflazione è quasi sempre stato crescente e il valore più ampio è stato registrato a ottobre 2022, quando il tasso d’inflazione tendenziale nell’area Euro era pari al 10,6%. 

L’analisi che offre Openpolis è piuttosto completa e puoi trovarla integralmente qui.

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