Stanno uccidendo le librerie indipendenti?
Le librerie indipendenti sono in crisi, lo si sente dire da tanto. Ma chi le sta uccidendo?
La crisi delle librerie indipendenti è veramente tutta colpa di Amazon?
Stanno uccidendo le librerie indipendenti. Chi c’è dietro? Chi è stato?
È la domanda che muove ogni detective, da quel primo capostipite che è l’Auguste Dupin di Edgar Allan Poe in poi.
Ma è anche la domanda che muove questa storia, al cui centro non c’è un inspiegabile omicidio avvenuto misteriosamente in una stanza chiusa dall’interno e il cui colpevole è molto improbabile che sia un orango.
La vittima della nostra storia non ha un nome solo, ne ha tanti. Tanti quanti i nomi delle librerie indipendenti che, mese dopo mese, chiudono i battenti.
Tante sono le dinamiche del trapasso e diverse le lunghezze delle rispettive agonie. Rispetto a un omicidio di un classico giallo, poi, nel nostro caso i corpi senza vita non escono orizzontali e per i piedi dal luogo dell’assassinio, ma restano lì, a decomporsi a lungo, davanti agli occhi di chi gli ha voluto bene.
Le librerie indipendenti sono in crisi, lo si sente dire da tanto. Ma chi le sta uccidendo?
La scena del crimine è più affollata di quel che sembra e forse il quadro è più complicato di quel che pensiamo.
Si fa avanti l‘ombra di un colpevole fino a questo momento insospettabile. E attorno a lui si comincia a intravedere un sistema.
Chi c’è dietro la logistica del libro in Italia? E come funziona la “bolla dei resi”?
Ci avviciniamo alla verità: il problema, prima di Amazon, è l’industria editoriale italiana
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