Dopo la pandemia, conciliare vita e lavoro è diventata una priorità. Che il welfare aziendale cerca di concretizzare.
Il benessere dei lavoratori sta diventando sempre più un tema centrale per le aziende, per migliorare i risultati, trattenere i talenti e attrarre nuovo personale. La pandemia ha spinto le persone a rivedere il senso del lavoro nella propria vita e conciliare vita e lavoro è diventata una priorità che il welfare aziendale cerca di concretizzare. Ma cos’è esattamente? A chi si rivolge? E che ruolo possono giocare i fondi di coesione UE nella sua diffusione?
In Veneto i fondi di coesione Ue vengono usati per promuovere benessere e formazione delle lavoratrici e, al tempo stesso, anche per valorizzare il commercio di vicinato. Un progetto dal triplice valore, che però ha trovato qualche difficoltà nel farsi conoscere
La storia di una startup che vuole spingere i dipendenti delle aziende ad avere uno stile di vita sano. Un progetto nato e cresciuto in Sardegna, anche grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale
A Torino e Venezia i fondi della politica di coesione dell’Unione Europea sono stati usati per garantire una migliore conciliazione vita – lavoro a libere professioniste, lavoratori e lavoratrici di piccole aziende ed enti del terzo settore. Categorie che, solitamente, faticano a godere dei benefici di smart working e welfare aziendale.
Il welfare aziendale e la politica di coesione UE, tra benessere dei lavoratori e conciliazione vita-lavoro