La protesta sulla ciminiera, un anno dopo

La Portovesme Srl, Sud Sardegna. Foto di Matteo Barsantini

Il tempo passa piano nel Sulcis. Che si tratti di bonifiche, bandi per i fondi europei o riavvio di impianti industriali, ogni azione per il territorio si dilata tra infinite attese e rinvii delle promesse di rilancio.

Esattamente un anno fa, la protesta su una ciminiera di quattro lavoratori della Portovesme Srl portò per pochi giorni l’attenzione dei media nazionali sulla crisi del Sulcis. Come abbiamo raccontato qui, però, non evitò agli impianti del piombo zinco della Portovesme di chiudere pochi mesi dopo. Risultato: cassa integrazione a rotazione per i circa 1200 lavoratori diretti e indiretti.

LEGGI “PARTENZA: LA TEMPESTA PERFETTA”

E oggi? “Il lavoro è ancora dimezzato nello stabilimento”, ci racconta Francesco [il nome è di fantasia], che era sulla ciminiera a 100 metri di altezza quel 28 febbraio. Gli operai in cassa integrazione si alternano ancora nei pochi impianti in marcia, mentre sull’annunciata riconversione alla produzione di litio non si hanno certezze: il progetto generale sarà valutato da uno studio di fattibilità entro fine 2024; quello pilota, invece, si farà sicuramente, ma fuori dal Sulcis, in uno stato estero ancora ignoto. Il motivo? I tempi lunghi della valutazione di impatto ambientale della Regione Sardegna hanno dissuaso il gruppo Glencore, proprietario della Portovesme Srl, dal farlo a Portoscuso.

È l’ennesimo caso di scontro tra ambiente e lavoro, già complesso di suo e reso ancor più complesso dalla burocrazia. Lo stiamo raccontando proprio in una serie dedicata alle sfide sociali della transizione energetica, Il cammino del Sulcis.

Foto: Matteo Barsantini

News Flow

Ultimo aggiornamento 4 ore fa
  • Video
    Video
    un giorno fa
    Waiting for Gaza

    Il 16 settembre, mentre l’esercito israeliano bombardava con violenza Gaza City e la occupava con i suoi carri armati, la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti nei territori palestinesi occupati, guidata da Navi Pillay, ha pubblicato il suo ultimo rapporto che riporta una conclusione netta: a Gaza è in atto […]

Leggi tutti i Flow