Tra segregazione e propaganda
Tra sgomberi, stereotipi e propaganda, la comunità Rom resta il bersaglio preferito della politica e dei media italiani
Nonostante numerose sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo abbiano giudicato la segregazione scolastica dei bambini rom una violazione dei diritti umani, la segregazione sta aumentando in tutta Europa. Questo progetto transfrontaliero realizzato da Slow News, Okraj e Átlátszó Erdély, indaga le pratiche di desegregazione nella regione di Moravia-Slesia (Repubblica Ceca), Transilvania (Romania) e a […]
Nonostante numerose sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo abbiano giudicato la segregazione scolastica dei bambini rom una violazione dei diritti umani, la segregazione sta aumentando in tutta Europa. Questo progetto transfrontaliero realizzato da Slow News, Okraj e Átlátszó Erdély, indaga le pratiche di desegregazione nella regione di Moravia-Slesia (Repubblica Ceca), Transilvania (Romania) e a Roma (Italia).
Le conseguenze della segregazione sono sociali, pedagogiche ed economiche. La segregazione etnica nell’istruzione riduce le possibilità degli alunni coinvolti di raggiungere un livello di istruzione superiore, rafforza l’esclusione sociale e rende più difficile uscire dal circolo vizioso della povertà.
Analizzando approfonditamente le soluzioni adottate in questi paesi, abbiamo scoperto che la desegregazione nell’istruzione è una questione complessa. Dove ha avuto successo, ha richiesto un impegno non solo nelle scuole, ma anche nell’intero sistema sociale e un sostegno ai bambini e alle loro famiglie, sia a scuola che in altri ambiti della vita sociale e familiare.
Questa serie racconta gli sforzi delle comunità Rom e dei loro leader, dei comuni e delle ONG, per consentire ai bambini di accedere all’istruzione obbligatoria tradizionale. Attraverso un’analisi approfondita delle esperienze delle famiglie Rom, vogliamo dimostrare che questi sforzi implicano un cambiamento sistemico più ampio ma contribuiscono a porre fine alla stigmatizzazione delle comunità Rom.
Questa serie di articoli è stata prodotta grazie al supporto di Journalism Fund Europe.
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