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Heat-resilient cities

Nel 2023, più di 45.000 persone sono morte in Europa a causa del caldo, con i Paesi del sud in cima alla lista. Tuttavia, esistono soluzioni adattive disponibili.

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Nel 2023, più di 45.000 persone sono morte in Europa a causa del caldo, con i Paesi del sud del continente che guidano questa tragica classifica. Tuttavia, esistono soluzioni adattive disponibili: un’indagine transfrontaliera condotta da Maldita.es (Spagna), Mensagem de Lisboa (Portogallo) e Slow News (Italia) ha esaminato le risposte a livello urbano che stanno mitigando i rischi legati al caldo nelle aree urbane.

 

Barcellona è diventata un esempio di punta nella lotta contro le morti legate al caldo grazie alla sua rete di 360 rifugi climatici, che offrono ai residenti un luogo dove trovare sollievo dalle temperature estreme, con ambienti freschi, acqua e posti a sedere.

 

A Lisbona, in mancanza di una strategia coordinata da parte del Consiglio Comunale, sono stati i cittadini a intervenire: in alcuni quartieri della città, i residenti hanno installato piscine nelle strade e un abitante ha creato una mappa interattiva che consente di localizzare i rifugi climatici più vicini.

 

A Milano, un progetto ambizioso mira a piantare 3 milioni di alberi entro il 2030 per aumentare la copertura arborea e mitigare l’effetto isola di calore urbana e l’inquinamento atmosferico. La prova che questa soluzione funziona esiste in città da due secoli: i viali alberati e i parchi, progettati a partire dal 1780, mostrano temperature fino a 10 °C più basse rispetto alle aree circostanti.

 

Questa serie di articoli è stata prodotta grazie al supporto di Journalism Fund Europe.

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Immagine di copertina: Rita Ansone

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