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Eh sì.
Perché dopo una fase pilota lanciata nel 2023, avrebbe fornito a tutti gli inserzionisti la possibilità di far comparire pubblicità anche quando il potenziale cliente mette in pausa il video.
YouTube ha dichiarato che l’obiettivo delle “pause ads” è quello di rendere l’esperienza di visualizzazione meno invasiva, cercando di inserire la pubblicità nei momenti, di pausa in modo da non interrompere attivamente i contenuti.
Tuttavia, non è ancora chiaro se il numero totale di annunci verrà effettivamente ridotto, né se verranno del tutto eliminate le pubblicità “canoniche”. Google stesso non ha specificato se diminuiranno le pubblicità “tradizionali”, limitandosi a dire che questa nuova soluzione ha ricevuto riscontri positivi sia dai brand che dagli utenti.
YouTube ha iniziato a sperimentare questo formato nel 2023, coinvolgendo un numero ristretto di inserzionisti.
Da aprile 2024, come confermato dal Responsabile dello sviluppo di Google Philipp Schindler, la funzionalità è stata ampliata a una platea più vasta e avrebbe ricevuto una buona accoglienza da parte delle aziende, che vedono in questi momenti di pausa un’opportunità in più per raggiungere il potenziale pubblico.
Vedremo se questo potenziale pubblico sarà altrettanto entusiasta. La piattaforma sembra infatti intenzionata a sfruttare ogni occasione in cui l’attenzione degli spettatori è disponibile.
YouTube è solo un’altra delle varie piattaforme che stanno adottando gli annunci “in pausa” – non è l’unica, e con ogni probebilità non sarà neanche l’ultima.
Hulu e AT&T li hanno già introdotti con successo, mentre Sling TV ha lanciato una funzione simile nel luglio 2023, permettendo inizialmente agli utenti di disattivare le pause ads dalle impostazioni.
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