Televendite 2.0

Ne abbiamo parlato diverse volte: uno dei passatempi-perditempo di molti (compresa la sottoscritta) è perdere qualche minuto scrollando la sezione live di TikTok. Non il feed “normale”, ma quello specificatamente per i video in diretta.

30 dicembre 2023

Ne abbiamo parlato diverse volte: uno dei passatempi-perditempo di molti (compresa la sottoscritta) è perdere qualche minuto scrollando la sezione live di TikTok. Non il feed “normale”, ma quello specificatamente per i video in diretta.

 

Ci avetei mai provato? È stranissimo. Prendendosi un po’ di tempo ci si imbatte in cose pericolosamente vicine all’uncanny valley.
Soprattutto, ci si imbatte in parecchi commessi o lavoratori asiatici che, appunto, lavorano.

 

Nelle ultime settimane si è molto parlato di Zheng Xiang Xiang, una streamer che lavora soprattutto sul social cinese Douyin. E che in pochissimo tempo è diventata famosissima – e, pare, molto ricca.

 

La cosa curiosa è che tutto ciò che fa Xiang Xiang è mostrare, tirandoli fuori da scatole tutte uguali, una serie di prodotti a velocità quasi folle, mostrandoli alla camera e indicandone solamente il prezzo.
Cappotto, “15 dollari”, scarpe, “30 dollari”, maglia, “5 dollari”, asciugacapelli, “25 dollari” . Tum-tum-tum, rapidissima.

 

È indubbiamente più facile guardarla che spiegarlo.

 

Francesco Oggiano ha fatto una bella disamina sul perché questo tipo di creator/influencer/venditori – ce ne sono tanti anche nostrani – hanno un successo così elevato, prendendo come caso studio principale proprio Xiang Xiang.

 

Xiang Xiang non si limita a mostrare i prodotti: li impacchetta in una scatola dal design che richiama alcuni packaging lussuosi, e poi li tira fuori richiamando quasi la gestualità di un prestigiatore. È una firma distintiva, che crea un effetto di sorpresa e attesa, generando in chi guarda un senso di tensione e rilascio continuo.

 

Ma non è solo la gestualità a incollare gli spettatori allo schermo: Xiang Xiang sfrutta anche il principio della scarsità. Ogni prodotto è mostrato per pochissimi istanti e poi sparisce rapidamente dallo schermo. Chi guarda non ha il tempo materiale di riflettere se vuole veramente l’oggetto: l’urgenza e la paura di perdere l’occasione spingono l’acquirente a desiderarlo subito, senza pensarci due volte.
Come spiega il sociologo Robert Cialdini, ciò che è limitato o esclusivo appare automaticamente più desiderabile, e Xiang Xiang incarna questa strategia totalmente.

 

Alla fine della fiera, per riassumere all’osso, non sono altro che televendite 2.0.

 

E d’altronde, chi di noi non si è mai incantato a guardare una televendita?

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