Se è troppo bello per essere vero…

Negli ultimi tempi un numero crescente di influencer, di varie dimensioni e notorietà, ha iniziato a parlare di, e a promuovere, Temu.
Questa piattaforma cinese, molto simile a Aliexpress, si distingue per offrire prodotti a prezzi stracciati, quasi irrisori.

… probabilmente c’è qualche fregatura.

 

Negli ultimi tempi un numero crescente di influencer, di varie dimensioni e notorietà, ha iniziato a parlare di, e a promuovere, Temu.
Questa piattaforma cinese, molto simile a Aliexpress, si distingue per offrire prodotti a prezzi stracciati, quasi irrisori.

 

Spesso i prezzi sono talmente bassi da risultare sospetti: articoli come scarpe, zaini, e prodotti per la casa venduti a cifre che oscillano tra 50 centesimi e 2 euro. Un modello che lascia spazio a dubbi, oggettivamente, sulla sua sostenibilità e trasparenza.

 

Oltre al tema più ampio del consumismo senza freni, che spinge molti a comprare indiscriminatamente ciò che è economico – con tutte le conseguenze del caso, anche sotto il punto di vista ambientale -, stanno emergendo questioni di altra natura.

 

Tra le principali preoccupazioni c’è ovviamente la tracciabilità e l’origine dei prodotti.

 

Ma ancora più rilevante, e motivo di allarme, è la sicurezza dei dati personali degli utenti.

La poca chiarezza da parte di Temu nel trattamento delle informazioni personali ha infatti sollevato numerosi interrogativi, gettando ombre sulla protezione della privacy degli utilizzatori, come stanno riportando diverse testate di settore (e non solo) in questi giorni.

 

Conclusione? Meglio procedere con cautela.

Se il prezzo è troppo basso per essere vero, probabilmente stiamo pagando in altra maniera…

 

3 novembre 2023

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