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La Generazione Z, cresciuta nel flusso digitale, vive il web in modo unico: fruisce contenuti in modo rapido e poco impegnato, guidata dagli algoritmi più che dalla ricerca autonoma.
La Generazione Z (i nati tra il ’97 e il 2012 circa) è la prima ad aver vissuto “veramente” e da sempre il flusso dei contenuti digitali.
È dunque evidente che gli Zoomer possano avere un modo diverso di vivere il web e le informazioni rispetto alle generazioni più anziane.
Come? Ne parla approfonditamente Business Insider in questo articolo.
Ad esempio, è molto interessante l’attenzione verso come i contenuti che loro stessi producono possano essere percepiti all’esterno, e l’attenzione nei confronti dei commenti per valutare se un contenuto possa essere valido o meno.
Oppure, il fatto che siano abituati a fruire contenuti in maniera meno “impegnata” rispetto alle generazioni precedenti. Del resto, si tratta della generazione che vive soprattutto su Instagram e su TikTok, dove i contenuti “mordi e fuggi” sono la maggioranza.
Inoltre, sembrerebbero non tendere alla ricerca autonoma di notizie, quanto a lasciarsi guidare da quello che gli algoritmi propongono loro.
Come normale che sia, la Generazione Z rappresenta, attualmente, un caso unico nel panorama digitale. un gruppo di individui che vive il web in modo fluido, guidato dagli algoritmi e caratterizzato da un approccio rapido e intuitivo ai contenuti.
Comprendere il loro modo di fruire e creare informazioni non è solo interessante, ma fondamentale per chi vuole comunicare efficacemente. Almeno con loro.
4 giugno 2024
Fonte: BusinessInsider
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