Ottavia Piana è una speleologa. Siccome, mappando il sottosuolo nell’ambito di un lungo progetto, è rimasta bloccata in una grotta per la seconda volta, lo sport principale dei commentatori da divano è diventato criticare l’opportunità che il soccorso a Piana sia “a carico dei contribuenti” (e ovviamente anche le sue competenze, le sue motivazioni e via dicendo).
Ora: l’unico modo per combattere la tossicità è dotarsi di anticorpi.
Il commento del Presidente della Società Speleologica Italiana è un ottimo anticorpo: “Ottavia è un’ottima speleologa e le ricerche che sta facendo con i suoi colleghi sono rivolte alla completa mappatura di questa grotta molto complessa. Le ricerche nel sottosuolo sono una fonte inesauribile di informazioni che aiutano la nostra società per la ricerca e la mappatura e le analisi dell’acqua che beviamo.”