
Finché non ci uniremo tutte e tutti in una sola, grande lotta, le dinamiche malsane del mondo in cui viviamo non verranno intaccate.
«Grazie agli sforzi di bibliotecari, archivisti e ingegneri del suono dedicati», spiegano sul blog dell’Internet Archive, probabilmente il più importante archivio digitale open access del mondo, «abbiamo preservato centinaia di migliaia di registrazioni archiviate su resina gommalacca, un supporto obsoleto e fragile. Le registrazioni preservate risultanti conservano i suoni scratch e pop presenti negli artefatti analogici; rumore che le moderne tecniche di rimasterizzazione rimuovono».
Questo lavoro si trova archiviato nel Great78Project un archivio di musica registrata su 78 giri (fra i 70 e i 120 anni fa).
Come tutte le iniziative dell’Internet Archive, anche questa è vitale per preservare la memoria della produzione culturale e per renderla di libero accesso. Però alle major discografiche non sta bene: alcune fra le più importanti etichette musicali del mondo, incluse Sony e Universal Music Group, hanno fatto causa all’Internet Archive per questo progetto, sostenendo che, siccome nelle registrazioni ci sono anche brani di cui hanno i diritti di sfruttamento, il Great78Project abbia generato loro 412 milioni di dollari di danni.
Il copyright è, da sempre, nemico dell’open access, in tutte le sue forme.
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Nell’immagine, un grammofono a 78 giri nella sede dell’Internet Archive
(fonte)
Finché non ci uniremo tutte e tutti in una sola, grande lotta, le dinamiche malsane del mondo in cui viviamo non verranno intaccate.
In Italia abbiamo un problema: il paternalismo della classe dirigente che infantilizza cittadine e cittadini e minimizza tutto ciò che mette a disagio o genera conflitto
L’umiliazione e la bullizzazione sistematica del nemico sono armi politiche pericolose che appaiono sistematicamente nella storia dei conflitti, come ora a Gaza
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