La bidella pendolare e il framing

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Tutto quello che ho da dire sulla storia della bidella pendolare Napoli-Milano (non su di lei, sia chiaro) è contenuto nel nuovissimo glossario di Slow News alla voce “framing”.

Framing – sost. ingl. (trad. letterale: «inquadratura, intelaiatura, struttura, cornice»), usato in italiano al masch. pronuncia ‹fréi-miŋ> – 1. il modo in cui una storia, un fatto, un’alternativa vengono presentati alle persone. I giornali e i media in generale sono pieni di framing, che generalmente sfociano in veri e propri filoni, o generi di racconto (es.: la studentessa che non dorme mai e si laurea prima di tutti, il lavoratore che si sacrifica tantissimo pur di continuare a lavorare rinunciando a tutto). Generalmente, il framing riproduce il pensiero dominante. Per approfondire il concetto di framing, potresti leggere il libro di Antonio Pavolini, Unframing, e La vera storia dei 3 porcellini scritto da Jon Scieszka e illustrato da Lane Smith.

La storia fa parte di un filone di racconto sui giornali in cui è protagonista un’idea quasi religiosa del lavoro: il lavoro per cui occorre sacrificarsi e fare di tutto pur di averne uno (anche rimetterci in soldi o salute o entrambi). Nello stesso filone si inseriscono, per esempio: la lotta sfrenata al reddito di cittadinanza; i giovani che non vogliono lavorare; i poveri gestori di bar/ristoranti/stabilimenti balneari/… che non trovano persone che vogliano lavorare.

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