
Gli “accordi di pace” che si spartiscono il Medio Oriente hanno radici lontane, come l’accordo di Sykes – Picot, del 1916, che conteneva già tutto quello che sarebbe successo nei 110 anni successivi.
Cosa hanno in comune le polemiche sull’albero di Natale fotovoltaico di Roma, l’odio tribale che si scatena ogni volta che si parla di rinnovabili, Daniel Day-Lewis che scava pozzi di petrolio a mani nude nel capolavoro di Paul Thomas Anderson, Richard Ford in Montana, i dati IEA e le dichiarazioni del l’ex ministro Cingolani?
Un’ideologia machista e reazionaria. Se vuoi unire i puntini anche tu, leggi questo bell’articolo di Ferdinando Cotugno su Esquire.
Ti interessa l’argomento e vuoi approfondire? Riascolta la nostra chiacchierata con Ferdinando Cotugno e Stella Levantesi su cosa resta dopo la COP27. La puoi ascoltare qui.
Gli “accordi di pace” che si spartiscono il Medio Oriente hanno radici lontane, come l’accordo di Sykes – Picot, del 1916, che conteneva già tutto quello che sarebbe successo nei 110 anni successivi.
Fu uno dei primi, su mandato dell’ONU, a cercare una mediazione di pace tra Israele e Palestina. Fu ucciso in un agguato a Gerusalemme nel 1948.
Ritrae mille mila bici che percorrono libere e sicure uno spazio che di solito è pericoloso e proibito a chi non è in automobile ed è una cosa che dovremmo rifare dovunque.
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