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È stato nuovamente arrestato, ieri mattina verso le 10, Biram Dah Abeid, leader del movimento abolizionista della schiavitù IRA Mauritania, deputato e già candidato alla presidenza del Paese.
Abeid ha ricevuto in mattinata la visita di un commissario della polizia giudiziaria mauritana a casa sua, nel distretto PK10 del comune di Riyadh, sobborgo della capitale mauritana Nouakchott, che lo ha informato di una citazione in giudizio a suo carico da parte della Direzione generale di sicurezza nazionale e lo ha condotto in commissariato. Qui il leader politico è stato messo agli arresti. Un gruppo di attivisti di IRA, appresa la notizia, ha organizzato una manifestazione e molti di loro sono stati arrestati.
In totale Ira quantifica in 32 persone gli arrestati, tre feriti gravi e altre 11 persone bloccate e portate fuori città. Tra queste ultime c’era anche la moglie di Abeid, Leyla Ahmed. “Le cose stanno andando malissimo. Hanno arrestato i nostri militanti e ce ne sono diversi feriti in ospedale” ci ha detto in un messaggio audio Yacoub Diarra, che è appena stato eletto consigliere regionale in Mauritania.
L’arresto del leder abolizionista avviene il giorno successivo una conferenza stampa convocata dal leader abolizionista, e deputato, Biram Dah Abeid, membro della coalizione del Pôle de l’alternance. Nel corso della conferenza stampa ha denunciato brogli elettorali e frodi alle elezioni municipali, regionali e legislative che si sono svolte il 13 maggio scorso.
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