Occhio non vede
Il Covid ha mostrato che il proibizionismo è l’esercizio di chi vuole fermare un fiume in piena con le mani.
La pandemia ha cambiato molto il mondo degli assuntori di sostanze: in primis sono cambiate le sostanze.
Con la pandemia il mondo delle sostanze stupefacenti è cambiato molto: le abitudini, le droghe, la spesa, la logistica, la rivoluzione è avvenuta in pochissimo tempo.
Ciò che resta immutabile è il desiderio di fuga.
L’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti è uno dei temi da nascondere sotto il tappeto della pandemia. Laddove un tempo le droghe e le dipendenze hanno rappresentato ciclicamente “un’emergenza” oggi questa sembra essersi dissolta. Il problema è, come spesso accade, “il percepito”.
Il Covid ha mostrato che il proibizionismo è l’esercizio di chi vuole fermare un fiume in piena con le mani.
Investire in qualità, nel mercato degli stupefacenti, funziona.
In Africa, la cannabis fu introdotta all’inizio del XVI secolo dall’Asia meridionale e, da allora, la sua cultura si è diffusa in tutte le sottoregioni.