
I giganti industriali perdono soldi e gli Stati investono in armi, ma la soluzione è sempre la stessa: scegliere su cosa vogliamo investire per costruire un mondo sostenibile
Il 16 agosto del 1989, in via Leoncavallo a Milano, dopo forti scontri con gli occupanti, la polizia entrò con la forza nella sede dell’omonimo centro sociale facendo esplodere una parte del muro esterno. Alcuni degli occupanti che si erano rifugiati sul tetto e che dal tetto lanciarono pietre e molotov vennero arrestati, i muri interni abbattuti, il materiale ritrovato all’interno distrutto. 55 persone riuscirono a scappare e vennero denunciate. Fu un momento centrale per la storia dei movimenti in Italia.
Qualche mese dopo, nell’ottobre del 1989, Democrazia proletaria pubblicò un libro bianco sul Leoncavallo in cui apparve anche un testo scritto dallo storico attivista milanese Primo Moroni. Quel testo, che ripercorre la storia e ricorda il contesto che portò alla prima occupazione del Leo, è ancora di una attualità seppur siano passati più di 35 anni dalla sua stesura.
Lo puoi leggere qui, sul sito dell’Archivio Primo Moroni.


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Un attacco contro il paternalismo, una malattia molto italiana che caratterizza il discorso dei giornali, della politica, della scuola e della famiglia.

La cosa che resta che abbiamo scelto per oggi è un fumetto di Hurricane Ivan uscito sul Manifesto nel giugno del 2019 che è tornato talmente tanto di attualità che Ivan stesso lo ha ristampato e lo venderà sabato 25 ottobre alla quinta edizione di AFA Festival. Si chiama 16 modi di evitare uno sgombero […]

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