
La cosa che resta di oggi parla di cinema e di politica ed è un manifesto di 23 pagine, pubblicato nel 1969 sulla rivista Tricontinental
Gli ultimi mesi del 2022 verranno probabilmente ricordati come il momento in cui ci siamo accorti dell’arrivo di un elefante nel corridoio anche nel mondo dell’arte.
Il suo nome è variabile – Midjourney, Stable Diffusion, Dalle 2 – ma il fenomeno è uno: l’Intelligenza Artificiale che diventa creatrice di immagini, di illustrazioni, persino di fumetti.
Non è una cosa inaspettata né nuova, ma è la prima volta che le AI dimostrano in modo plastico e plateale il livello di complessità e di potenza che hanno raggiunto. Ne abbiamo parlato spesso da queste parti (qui, per esempio, in una puntata di Slowly), e continueremo a farlo.
In questo caso, la lettura che ti consigliamo riguarda il diritto d’autore. È una conversazione tra Francesco D’Isa e Marina Moretti ed è estremamente interessante.


La cosa che resta di oggi parla di cinema e di politica ed è un manifesto di 23 pagine, pubblicato nel 1969 sulla rivista Tricontinental

Mentre Sarkozy esce di carcere dopo meno di un mese, in Italia migliaia di detenuti soffrono “senza respiro” in carcere sovraffollate e sempre più pericolose

Un articolo del 1972 uscito in Olanda che parla di qualcosa che a distanza di più di 50 anni, qui in Italia, è ancora la normalità.

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