Sbatti il mostro in prima pagina: pubblicare o no le chat?

Le abbiamo viste riportate e rimbalzate di continuo in questi giorni, e Arianna Ciccone, su Valigia Blu, si pone un interrogativo tutt’altro che banale: occorre, è una “buona pratica” pubblicare le chat degli uomini accusati dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo, così come sta avvenendo su tutte le principali testate italiane?

No, non serve a niente, se non ad alimentare quel sensazionalismo di cui gran parte della stampa italiana si nutre e alimenta.

Il modo, spiega Ciccone, in cui chat e screenshot sono stati riportati più o meno ovunque è stato irresponsabile, privo di contesto, privo anche di riferimenti a tutti quei servizi che possono essere d’aiuto alle donne che si trovano o si sono trovate nella stessa situazione. Sono prive di un’analisi su tutte quelle dinamiche sociali, psicologiche e culturali in cui un atto del genere trova terreno fertile.

“Di fondo il giornalismo italiano, come sistema ripeto, non è in grado di gestire questi casi nel modo responsabile che richiedono, e non lo è stato nemmeno questa volta, sottovalutando il trauma che le sopravvissute a un stupro potrebbero rivivere, il rischio emulazione, il rischio di consolidare stereotipi trascurando il linguaggio e i termini che si usano, il rischio di normalizzare la violenza.

[…] Non credo che ci aiuterà a farci carico come società di quello che è successo. Anche perché il rischio ulteriore è deresponsabilizzarci collettivamente: “Sono delle bestie”, “Non tutti gli uomini sono così” – frase che non vorremo davvero più sentire – “Sono una eccezione, non sono la normalità”.

Sempre Valigia Blu, tramite Marco Nurra, aveva stilato un elenco di buone pratiche e pratiche da evitare per parlare di violenza sulle donne.

Foto: Non Una di Meno – Palermo

22 agosto 2023

Francesca Menta
Francesca Menta
un anno fa

News Flow

Ultimo aggiornamento 3 giorni fa
  • Alberto Puliafito
    Alberto Puliafito
    10 giorni fa
    Ottavia Piana e i soccorsi

    Ottavia Piana è una speleologa. Siccome, mappando il sottosuolo nell’ambito di un lungo progetto, è rimasta bloccata in una grotta per la seconda volta, lo sport principale dei commentatori da divano è diventato criticare l’opportunità che il soccorso a Piana sia “a carico dei contribuenti” (e ovviamente anche le sue competenze, le sue motivazioni e […]

  • Le ferite dello Stato di diritto europeo

    La cantante maliana Rokia Traoré, arrestata il 20 giugno all’aeroporto di Fiumicino e da allora detenuta nel carcere di Civitavecchia, sarà estradata in Belgio. Lo ha deciso martedì sera la Corte di Cassazione, presso la quale si è svolta un’udienza in cui è stata discussa la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla legale dell’artista. La […]

Leggi tutte le News Flow
Slow News, via email
Lasciaci il tuo indirizzo e ricevi gratuitamente solo le parti di Slow News che ti interessano: