La cosa che resta di oggi è slegata da avvenimenti di cronaca o di geopolitica internazionale, ma riguarda qualcosa di molto più grande e complesso di un evento singolo. È un lungo articolo che parla di come gli outsider — ovvero le persone che provengono da percorsi alternatici a quelli accademici tradizionali — siano fondamentali per le grandi innovazioni scientifiche, e di come l’attuale sistema renda sempre più difficile il loro contributo.
Si intitola in inglese The genius of the amateur (in italiano, il genio del dilettante) ed è stato scritto da Laura Lungu e Alvin Djajadikerta.
La scegliamo come cosa che resta perché nella società nella quale viviamo sembra sempre più difficile, per le idee alternative a quella dominante, trovare spazio. Forse ti sembrerà paradossale, probabilmente, visto che crediamo di vivere nell’epoca più libera e disintermediata della storia dell’Umanità, ma non è così.
Puoi leggere l’articolo in inglese (o fartelo tradurre in italiano) da qui.
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