Tutte le persone (stiamo parlando di quasi 9 milioni di account) che utilizzano i servizi di Liberomail da lunedì 23 gennaio 2023 a giovedì 26 gennaio 2023 non hanno avuto la possibilità di accedere alla loro posta. Le comunicazioni apparse sulla homepage del servizio (senza data, senza ora) non hanno dato informazioni chiare a queste persone.

Non fa ridere. Non è un meme. Non basta dire «passate a un altro provider» e nemmeno «se nel 2023 hai ancora Liberomail te lo meriti».
Questo disservizio è un problema sotto molti punti di vista. Eccone alcuni:
- le infrastrutture tecnologiche e la loro capacità di funzionare, che diamo per scontata
- i servizi integrati a determinate infrastrutture tecnologiche
- la digitalizzazione in generale e la burocrazia connessa alla digitalizzazione
- i termini e condizioni che si sottoscrivono quando si usa un servizio (per esempio: la versione gratuita di Liberomail non può essere usata per scopi commerciali, lo sapevi?)
Sarebbe il momento di occuparsene in maniera strutturale.