
Un articolo del 1972 uscito in Olanda che parla di qualcosa che a distanza di più di 50 anni, qui in Italia, è ancora la normalità.
C’è questa polemica in atto per il divieto di usare il telefono a scuola. È davvero poco centrata, per due motivi. Primo: è ovvio che se usi una qualsiasi cosa per distrarti a lezione stai facendo altro e ciò non va fatto (il telefono, farsi una tisana, giocare a burraco, leggere un saggio di Feyerabend mentre ti spiegano le addizioni…). Secondo: il problema non è il telefono. Il problema è il contesto sociale, come provano gli studi citati a sproposito in questi giorni. Cioè: se tu ti trovi in un contesto di disagio, hai pochi strumenti, i tuoi genitori non li hanno a loro volta… finisce che potresti abusare dello smartphone, usarlo male e entrare in un loop. Ma il problema, appunto, non è lo smartphone a scuola.


Un articolo del 1972 uscito in Olanda che parla di qualcosa che a distanza di più di 50 anni, qui in Italia, è ancora la normalità.

Mentre i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, l’erede di una fortuna milionaria perora la causa della giustizia fiscale e chiede di essere tassata di più

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