
Gli “accordi di pace” che si spartiscono il Medio Oriente hanno radici lontane, come l’accordo di Sykes – Picot, del 1916, che conteneva già tutto quello che sarebbe successo nei 110 anni successivi.
A proposito di punti di vista storicamente sottorappresentati dal mondo culturale e dal mondo del giornalismo, questo è un bell’annuncio che arriva dal Collettivo di Fabbrica GKN.
«Ci siamo messi in testa di fare il primo Festival italiano di letteratura working class. E di farlo a Campi Bisenzio, presso la Gkn. Perché un festival che vive di storia della classe lavoratrice vive dove la classe lavoratrice prova a scrivere la sua storia. C’è stata finora una sola esperienza simile: il Working Class Writers Festival tenutosi a Bristol, nel Regno unito, nell’ottobre del 2021. Al contrario del festival di Bristol però noi non abbiamo alcun tipo di finanziamento né pubblico né privato e vogliamo che la fruizione del festival sia interamente gratuita».
Il Festival sarà organizzato dall’Aps Soms Insorgiamo, dal Collettivo di Fabbrica e dalle Edizioni Alegre, con la sua collana working class diretta da Alberto Prunetti.
Su Produzioni dal Basso è aperta una campagna di sottoscrizione per dare un contributo all’organizzazione del Festival.
Gli “accordi di pace” che si spartiscono il Medio Oriente hanno radici lontane, come l’accordo di Sykes – Picot, del 1916, che conteneva già tutto quello che sarebbe successo nei 110 anni successivi.
Fu uno dei primi, su mandato dell’ONU, a cercare una mediazione di pace tra Israele e Palestina. Fu ucciso in un agguato a Gerusalemme nel 1948.
Ritrae mille mila bici che percorrono libere e sicure uno spazio che di solito è pericoloso e proibito a chi non è in automobile ed è una cosa che dovremmo rifare dovunque.
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