
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Sono usciti i nuovi dati dell’Eurobarometro: abbiamo potuto visionarli in anteprima e farci per tempo un’idea di quel che vale la pena di riassumere e che non troverai necessariamente nella copertura giornalistica “mainstream”.
1) Contrasto alla povertà – Secondo le cittadine e i cittadini europei (37%), al primo posto nelle priorità dell’Unione Europea dovrebbe esserci il contrasto alla povertà. Il dato è in lieve calo rispetto al 2021.
2) E da noi? – per l’Italia, il tema del contrasto alla povertà viene solo al terzo posto, superato abbondantemente (45%) da sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Ci sono altri quattro paesi che indicano il lavoro e il sostegno all’economia come priorità: la Croazia, l’Estonia, la Lituania e la Romania.
Ogni gruppo sociale ha le sue motivazioni, chiaramente. E le priorità variano nel tempo e a seconda delle situazioni.
Per esempio: in Polonia la priorità è ritenuta la difesa e sicurezza dell’Unione Europea, inclusa la difesa dei confini esterni.
Senza addentrarci in spiegazioni sociologiche per quel che riguarda l’Italia, possiamo almeno ricordare che la povertà e il suo contrasto non fanno parte della conversazione nell’agenda politica e mediatica. Anzi: i poveri sono costantemente soggetti a stigmatizzazione; il reddito di cittadinanza è stato attaccato da più parti; l’odio per i “fannulloni” è una costante anche sui giornali e in televisione; il lavoro è oggetto di idolatria e di iper-semplificazioni: nei media italiani, per esempio, non trova spazio il concetto di lavoro povero.
3) Va tutto male? – In 21 stati membri su 27 la maggior parte delle persone pensa che le cose stiano andando nella direzione sbagliata in Europa. In 24 stati membri su 27 c’è la sensazione che le cose stiano andando nella direzione sbagliata anche nel proprio paese.
4) Qualcosa va bene? – Però il 63% dice che le cose vanno nella direzione giusta per la propria vita. E il 57% rimane ottimista per il futuro dell’Unione Europea (con Francia, Grecia e Cipro a guidare i pessimisti).
5) Qual è la preoccupazione maggiore? – Il costo della vita. È la preoccupazione principale per il 93% delle persone intervistate.
6) E come vivi ora? – L’Italia si colloca al diciannovesimo posto – e ben sotto la media europea – delle persone che dicono di vivere bene con il proprio reddito attuale (48 italiani su 100).
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Il 16 settembre, mentre l’esercito israeliano bombardava con violenza Gaza City e la occupava con i suoi carri armati, la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti nei territori palestinesi occupati, guidata da Navi Pillay, ha pubblicato il suo ultimo rapporto che riporta una conclusione netta: a Gaza è in atto […]
Il 16 settembre 2025, l’esercito israeliano ha lanciato una offensiva militare a Gaza, bombardando e occupando la città con truppe e carri armati.
È dedicata all’ADHD e alle neurodivergenze. Nasce dall’esperienza personale di Anna Castiglioni, esce ogni venerdì e ci trovi articoli, studi, approfondimenti, consigli pratici di esperte e esperti.
La cura Alberto Puliafito, è dedicata al giornalismo e alla comunicazione, esce ogni sabato e ci trovi analisi dei media, bandi, premi, formazione, corsi, offerte di lavoro selezionate, risorse e tanti strumenti.