La cosa che resta di oggi è un progetto strano, pubblicato dalla BBC nel maggio del 2021, ha come orizzonte degli eventi il 2050. Si intitola Sport 2050 ed è stato creato con per «rendere più concreti gli impatti futuri astratti del cambiamento climatico per le persone, analizzando come potrebbero influire sulla loro vita quotidiana», scegliendo lo sport, in particolare, «perché è uno degli ambiti della vita più riconoscibili in tutto il mondo, capace di suscitare passioni come nessun altro, rappresenta un’opportunità ideale per raggiungere questo obiettivo».
Lo scegliamo oggi, nell’inverno del 2025, segnalando in particolare uno degli articoli che all’epoca erano stati pubblicati, intitolato «Sport invernali senza neve? Come il cambiamento climatico potrebbe avere un impatto sugli sport invernali?» perché proprio in questi giorni sta iniziando la campagna mediatica di avvicinamento alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina e, come è naturale, stiamo iniziando ad assistere a un racconto distopico da parte di gran parte dei media.
In questi giorni è il turno dei tedofori, gli atleti che portano la fiamma olimpica fino alla sua nuova sede. Si tratta di una sfilata di sportive e sportivi rigorosamente vincenti che si prestano per ripulire la faccia a un evento che per molti versi è giustamente molto contestato.
Puoi leggere l’articolo dal futuro della BBC qui, e quello di tutto il progetto di speculative journalism della BBC, qui.
Ma se poi ti interessa, vai a leggere che cosa comporta veramente l’economia della neve nei luoghi dove attecchisce, stiamo dedicando una serie che si intitola Quando smette di nevicare, l’ha scritta da Matteo Scannavini e supportata dal Journalism Fund.