Tax The Rich

Un'immagine vivace con uno sfondo blu punteggiato. Al centro, una grande scritta rossa proclama "TAX THE RICH". Intorno ci sono diverse illustrazioni e slogan: un cuore con il disegno del pianeta Terra con la scritta "OUR FUTURE", una placca verde che dice "SAVE OUR PLANET", un'etichetta più piccola che ribadisce "TAX THE RICH", un cerchio con le stelle dell'Unione Europea, delle banconote animate con ali e un fiore rosso sorridente. L'intero design sembra essere un richiamo all'importanza di tassare i ricchi per beneficiare del nostro pianeta e del nostro futuro.

Tassiamo i ricchi. È un’iniziativa proposta da cittadini dell’Unione Europea. Invita «la Commissione europea a introdurre un’imposta europea sulle grandi ricchezze. Tale imposta costituirebbe una nuova risorsa per l’Unione, il cui gettito consentirebbe di ampliare e perpetuare le politiche europee di transizione ambientale e sociale e di cooperazione allo sviluppo, in cofinanziamento con gli Stati membri».

Il punto di partenza di questa iniziativa è molto semplice: «L’1% più ricco del pianeta possiede quasi la metà della ricchezza mondiale. Questi stessi ultra-ricchi emettono più CO2 della metà più povera del pianeta».

L’iniziativa, che in paesi come la Francia ha il supporto di personalità come Thomas Piketty (Economista) e Aurore Lalucq (Parlamentare europea), e che dunque viene ripresa anche dalla stampa mainstream, è praticamente invisibile in Italia.

La riprendiamo qui, con il link per firmare.

Serve un milione di firme entro ottobre 2024 e almeno 7 paesi dell’Unione devono raggiungere la soglia (che si calcola, per ogni Stato, moltiplicando per 750 il numero di deputati eletti al Parlamento Europeo. Poco più di 53mila firme in Italia). Qui i dati.

Alberto Puliafito
Alberto Puliafito
un anno fa

News Flow

Ultimo aggiornamento 4 giorni fa
  • Alberto Puliafito
    Alberto Puliafito
    10 giorni fa
    Ottavia Piana e i soccorsi

    Ottavia Piana è una speleologa. Siccome, mappando il sottosuolo nell’ambito di un lungo progetto, è rimasta bloccata in una grotta per la seconda volta, lo sport principale dei commentatori da divano è diventato criticare l’opportunità che il soccorso a Piana sia “a carico dei contribuenti” (e ovviamente anche le sue competenze, le sue motivazioni e […]

  • Le ferite dello Stato di diritto europeo

    La cantante maliana Rokia Traoré, arrestata il 20 giugno all’aeroporto di Fiumicino e da allora detenuta nel carcere di Civitavecchia, sarà estradata in Belgio. Lo ha deciso martedì sera la Corte di Cassazione, presso la quale si è svolta un’udienza in cui è stata discussa la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla legale dell’artista. La […]

Leggi tutte le News Flow
Slow News, via email
Lasciaci il tuo indirizzo e ricevi gratuitamente solo le parti di Slow News che ti interessano: