La lentezza non è un’ideologia

Una veduta aerea di Olbia - Foto: Wikipedia

La cosa che resta di oggi, lunedì 17 novembre, è un articolo che abbiamo scritto nel febbraio del 2023 e che si intitola La lentezza non è un’ideologia. Parla di scelte di mobilità, in particolare di quella della città di Olbia di imporre il limite di velocità a 30 km/h in tutta l’area urbana. È la cosiddetta Città 30, e Olbia è stata la prima in Italia grazie a un sindaco che ha capito quanto poteva cambiare la qualità della vista dei suoi concittadini riducendo la velocità e il numero delle auto in città. Quel sindaco era di Forza Italia.

La scelta di questo articolo è ispirata a un evento che oscilla tra il grottesco, il comico e il drammatico. Il fatto è avvenuto domenica a Roma, quando un gruppo di automobilisti si è ritrovato in piazza Nervi per una manifestazione indetta da Fratelli d’Italia per protestare contro la mobilità dolce e le piste ciclabili. Anzi, il fatto, in realtà, non è avvenuto. Nel senso che il corteo previsto non si è potuto svolgere perché le 300 auto che si sono presentate formavano un ingorgo senza senso.

Ma il punto, qui, è a monte. Perché prima ancora di essersi ritrovati a dover annullare il corteo, gli organizzatori di questa pagliacciata hanno intitolato l’evento «BASTA CON LA MOBILITÀ IDEOLOGICA DI GUALTIERI!».

Di fronte a una presa di posizione come questa, totalmente assurda e priva di alcun fondamento logico prima che politici, abbiamo al più presto bisogno di diffondere anticorpi in grado di  contrastare questa narrazione. Un narrazione che in Italia, non si capisce come, attecchisce ancora, quella del fatto che ridurre le auto e adeguare le città a tutte le altre forme di mobilità alternativa sia una “cosa di sinistra”, quando invece sarebbe solo una decisione, questa sì, di mero buon senso.

Puoi leggere l’articolo da qui.

Articolo
Articolo
un mese fa

Cose che restano

Cose che meritano di non essere perse nel rumore di fondo della rete, che parlano di oggi e che durano per sempre
  • Video
    Video
    16 giorni fa
    Tre ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli

    La cosa che resta di oggi è un cortometraggio di 11 minuti girato nel 1970 da Elio Petri e Nelo Nisi. Si intitola Tre ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli, dura 11 minuti, è interpretato da Gian Maria Volonté, Renzo Montagnani e Luigi Diberti e ironizza amaramente sulle paradossali tre versioni prese in esame dalla […]

  • Video
    Video
    18 giorni fa
    La strage di piazza Fontana, raccontata da Lucarelli

    La cosa che resta di oggi, 12 dicembre — tra le altre cose giornata di sciopero generale — serve a non dimenticare una delle più gravi stragi della storia italiana, la strage di piazza Fontana, avvenuta il 12 dicembre del 1969 a Milano. Per ripensarci, a distanza di più di 50 anni, proponiamo un documentario […]

  • Fumetto
    Fumetto
    19 giorni fa
    Il respiro dei ghiacciai

    Un fumetto di Alterals per ricordarsi dei ghiacciai anche dopo la giornata mondiale delle montagne e dei ghiacciai, che come tutte le cose che dovrebbero restare, hanno bisogno di cura e attenzione continua

Leggi tutte le cose che restano