
Finché non ci uniremo tutte e tutti in una sola, grande lotta, le dinamiche malsane del mondo in cui viviamo non verranno intaccate.
Lo scrittore britannico Roald Dahl, o meglio, alcune delle sue opere, sono finite al centro di una rissa globale in seguito alla decisione degli eredi dello scrittore e della casa editrice Puffin Books, la costola di Penguin specializzata in libri per bambini che lo pubblica in inglese, di consentire che venissero modificate alcune parti.
Al di là della questione, che riflette soprattutto un modo commerciale di intendere l’arte e la letteratura e su cui ognuno si sarà già fatto la propria opinione, visto che si parla tanto di Dahl e della sua cattiveria, forse è il momento giusto per leggere (o rileggere) uno dei suoi racconti brevi più duri e potenti.
Si intitola Genesi e catastrofe, una storia vera e riesce, in poche pagine, a sfruttare l’empatia di chi legge facendola esplodere in un contraddizione che fa malissimo.
Finché non ci uniremo tutte e tutti in una sola, grande lotta, le dinamiche malsane del mondo in cui viviamo non verranno intaccate.
In Italia abbiamo un problema: il paternalismo della classe dirigente che infantilizza cittadine e cittadini e minimizza tutto ciò che mette a disagio o genera conflitto
L’umiliazione e la bullizzazione sistematica del nemico sono armi politiche pericolose che appaiono sistematicamente nella storia dei conflitti, come ora a Gaza
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