
Il caldo e l’umidità hanno effetti sull’umore, sul modo in cui funzioniamo e anche sulle neurodivergenze. Ne parliamo su Atipiche.
Durante un’esposizione a Miami, l’Art Wynwood, una donna ha inavvertitamente urtato (ma riguardo ciò le testimonianze divergono) una scultura di Jeff Koons, facendola cadere dal suo alloggiamento e mandandola in frantumi. L’opera risaliva al 2021, era fatta di porcellana e faceva parte della serie balloon dogs: sculture create in modo da somigliare a dei palloncini intrecciati a formare dei cagnolini, appunto.
Valeva circa 42.000 dollari, per quanto ne esistano circa 800 edizioni, e pare che diversi collezionisti si siano già offerti di acquistare i cocci.
Se avete letto la notizia sui social e vi siete soffermati a leggere i commenti, vi sarà probabilmente capitato di incrociarne diversi di questo tenore:
Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Soprattutto per quanto riguarda l’arte contemporanea c’è sempre chi vi si scaglia sostenendo come quella non sia arte.
Cos’è l’arte? E chi decide cos’è arte? Un bel documentario di Aperture si propone di spiegarlo in maniera semplice, mentre un TED Talk di Harley Levitt affronta la questione immediatamente successiva: chi decide come interpretare le opere d’arte?
Il caldo e l’umidità hanno effetti sull’umore, sul modo in cui funzioniamo e anche sulle neurodivergenze. Ne parliamo su Atipiche.
Lei si definisce l’anti-personal trainer e spiega qui cosa vuol dire.
È una vita che ci fanno credere che tutto è urgente, necessario e imprescindibile: il nostro lavoro, la nostra presenza sui social e persino la nostra reperibilità non pagata. Per le persone ADHD questa è una trappola aplificata. Che ci portiamo anche in vacanza. Come si risolve?