Ottavia Piana è una speleologa. Siccome, mappando il sottosuolo nell’ambito di un lungo progetto, è rimasta bloccata in una grotta per la seconda volta, lo sport principale dei commentatori da divano è diventato criticare l’opportunità che il soccorso a Piana sia “a carico dei contribuenti” (e ovviamente anche le sue competenze, le sue motivazioni e […]
Cos’è l’arte e chi lo decide?
TAG:
Durante un’esposizione a Miami, l’Art Wynwood, una donna ha inavvertitamente urtato (ma riguardo ciò le testimonianze divergono) una scultura di Jeff Koons, facendola cadere dal suo alloggiamento e mandandola in frantumi. L’opera risaliva al 2021, era fatta di porcellana e faceva parte della serie balloon dogs: sculture create in modo da somigliare a dei palloncini intrecciati a formare dei cagnolini, appunto.
Valeva circa 42.000 dollari, per quanto ne esistano circa 800 edizioni, e pare che diversi collezionisti si siano già offerti di acquistare i cocci.
Se avete letto la notizia sui social e vi siete soffermati a leggere i commenti, vi sarà probabilmente capitato di incrociarne diversi di questo tenore:
Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Soprattutto per quanto riguarda l’arte contemporanea c’è sempre chi vi si scaglia sostenendo come quella non sia arte.
Cos’è l’arte? E chi decide cos’è arte? Un bel documentario di Aperture si propone di spiegarlo in maniera semplice, mentre un TED Talk di Harley Levitt affronta la questione immediatamente successiva: chi decide come interpretare le opere d’arte?
News Flow
- Alberto Puliafito6 giorni faOttavia Piana e i soccorsi
- Andrea Spinelli Barrileun mese faLe ferite dello Stato di diritto europeo
La cantante maliana Rokia Traoré, arrestata il 20 giugno all’aeroporto di Fiumicino e da allora detenuta nel carcere di Civitavecchia, sarà estradata in Belgio. Lo ha deciso martedì sera la Corte di Cassazione, presso la quale si è svolta un’udienza in cui è stata discussa la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla legale dell’artista. La […]
- Andrea Spinelli Barrile2 mesi faGli stereotipi costano un sacco di soldi
La copertura negativa e stereotipata delle questioni che riguardano il continente africano costa all’Africa 4,2 miliardi di dollari l’anno.