
Il 16 settembre 2025, l’esercito israeliano ha lanciato una offensiva militare a Gaza, bombardando e occupando la città con truppe e carri armati.
Capita spesso di sentire raccontare da chi si professa liberista che il successo e la diffusione di una idea (della loro) sia legata alla propria forza persuasiva, alla propria efficacia nel risolvere i problemi, alla propria, in qualche modo, necessità. Come se esistesse un “mercato libero delle idee” in cui ogni idea si fa largo con le proprie forze e, quando prevale, dimostra di essere la migliore, l’unica realmente efficace, l’unica intelligente per risolvere i mali del mondo.
Ma non è così. Purtroppo, la fortuna delle idee e delle ideologie — in modo particolare proprio dell’ideologia liberista, che con la libertà ben poco ha a che fare — è legata ai soldi e al potere.
In Italia, per esempio, c’è una associazione culturale che si chiama Istituto Bruno Leoni e che da 20 anni (è stata fondata nel 2003) ha come obiettivo proprio il «promuovere le “idee per il libero mercato”», come si legge sul loro sito.
«L’IBL vuole dare il suo contributo alla cultura politica italiana, affinché siano meglio compresi il ruolo della libertà e dell’iniziativa privata, fondamentali per una società davvero prospera e aperta», scrivono. E aggiungono «le idee proposte da IBL, sul terreno delle politiche concrete, vogliono dare maggior respiro alla società civile e autonomia alle persone, restituire risorse all’economia, liberare la concorrenza e gli scambi e così costruire più benessere e ricchezza per tutti».
Le battaglie promosse dall’Istituto in questi anni sono tante e toccano tutti i temi dell’agenda politica, dall’economia alla mobilità, dalla scuola alla sanità. Membri dell”associazione sono stati e sono consulenti del governo, soprattutto in campo economico e ultimamente la grossa sfida è quella di combattere sul nascere la richiesta da parte di gran parte della società di un reddito universale, di base o di cittadinanza.
Ma chi paga per combattere queste battaglie? Il Fatto Quotidiano, appoggiandosi su un lavoro di indagine ed archiviazione del ricercatore Maurizio Massignan, ha pubblicato una lista parziale di chi negli anni ha investito i propri soldi per sostenere l’associazione e diffondere le sue idee. È una mappatura molto interessante. Ci compaiono brand che si occupano di petrolio, di assicurazioni, di telecomunicazioni, di infrastrutture stradali, di tabacco, di sanità privata e molti altri.
«È una lotta di classe, e la stiamo vincendo noi», disse qualche anno fa il miliardario americano Warren Buffett. Parlava a nome della classe dominante, il famoso 1% per cento della popolazione mondiale, e anche a nome dei soci dell’associazione di cui sopra, e aveva tremendamente ragione.
E se stava vincendo, se ha vinto e se si è affermata come qualcosa a cui non esiste alternativa, è soprattutto grazie ai miliardi che stanno dietro a queste idee.
Il 16 settembre 2025, l’esercito israeliano ha lanciato una offensiva militare a Gaza, bombardando e occupando la città con truppe e carri armati.
Dopo l’omicidio di Charlie Kirk, l’attivista di estrema destra americano ucciso mercoledì 10 settembre in una università nello Utah, sui media di tutto il mondo si sono susseguite una serie di ipotesi e teorie sull’identità, il movente e il background culturale del sospettato assassino, il 22 enne Tyler Robinson. Mentre sui giornali italiani si pubblicavano […]
Mercoledì 10 settembre, alla Utah Valley University, negli Stati Uniti, l’attivista di estrema destra americano Charlie Kirk è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da un killer probabilmente appostato sul tetto della scuola. Kirk stava tenendo un incontro pubblico e stava difendendo la libertà di circolazione delle armi, sia nelle scuole che in […]
È dedicata all’ADHD e alle neurodivergenze. Nasce dall’esperienza personale di Anna Castiglioni, esce ogni venerdì e ci trovi articoli, studi, approfondimenti, consigli pratici di esperte e esperti.
La cura Alberto Puliafito, è dedicata al giornalismo e alla comunicazione, esce ogni sabato e ci trovi analisi dei media, bandi, premi, formazione, corsi, offerte di lavoro selezionate, risorse e tanti strumenti.