Vivere dopo la fine della normalità
Il mondo vecchio sta collassando. Resistere alla caduta è impossibile. Serve prepararsi all’atterraggio.
Cronache dei tempi difficili in cui viviamo, tra una crisi ecologica, una economica, una sociale e una politica.
Lo stile di vita che abbiamo ereditato dalla generazione nata durante il Boom economico è diventato, nel corso degli ultimi tre decenni, una forma di “normalità” difficilissima da intaccare. Eppure, tra crisi ambientale, crisi economica, e crisi politiche e sociali che esplodono in ogni dove, è venuto il tempo di affrontare il problema.
C’è un detto che dice Mala tempora currunt, sed peiora parantur. Significa, letteralmente, Viviamo tempi bui, ma se ne preparano di peggiori. È in latino, eppure non se trova traccia negli scrittori classici. Ciò significa che è un proverbio di origine popolare e che è stato coniato in uno dei dialetti del latino che venivano parlati dal popolo analfabeta e che poi hanno formato la base delle lingue romanze, quella che i filologi chiamano la lingua volgare e che s è sviluppata in Europa durante il Medioevo.
Non sappiamo come la nostra crisi andrà a finire. Non sappiamo cosa resterà delle strutture economiche, politiche e sociali che ci hanno portato fin qui. Ma quello che è certo è che anche questi sono tempi bui. E anche che probabilmente se ne stanno preparando di peggiori.
Il mondo vecchio sta collassando. Resistere alla caduta è impossibile. Serve prepararsi all’atterraggio.
Cosa succede quando uno Stato non riesce più a controllare la violenza dei suoi apparati di sicurezza?