Dai monti di Carrara
A Carrara le tracce degli anarchici sono ovunque: targhe sui muri, sedi, scritte, persino un monumento dedicato a Gaetano Bresci
Una serie su un’ideale il cui nome si usa spesso a sproposito, e sulle persone che ne hanno fatto la storia
Chi sono gli anarchici? C’è chi li definisce nichilisti, chi pazzi, chi dei teppisti o dei terroristi.
Non è così, e anzi, spesso lo sguardo di un anarchico è uno sguardo lucido, attento, che riesce a cogliere la realtà oltre abitudini e convenzioni.
Gli anarchici sono persone che non si sono mai abituate, che non vogliono cedere alle lusinghe di una società che sostiene di poterti dare moltissimo ma che poi alla fine ti abbandona a te stesso nel momento del bisogno.
In Italia le tracce degli anarchici sono un po’ ovunque. E possiamo provare a ricostruirne la storia.
A Carrara le tracce degli anarchici sono ovunque: targhe sui muri, sedi, scritte, persino un monumento dedicato a Gaetano Bresci
La storia del ferroviere anarchico che cadde dalla Questura di Milano pare che la conoscano tutti, ma non è così
L’Aurora, secondo il gergo burocratico, è ua «azienda agrobiologica» ma tutti la chiamano «la cantina degli anarchici».
Le armi preferite dagli anarchici sono fatte di carta e non fanno male a nessuno: i libri e le riviste
Storia dell’anarchico Errico Malatesta, un eroe della gente che non vuole eroi
Ogni volta che c’è tumulto o caos, i giornali parlano di stato di anarchia. Cosa ne pensano gli anarchici?