La copertura negativa e stereotipata delle questioni che riguardano il continente africano costa all’Africa 4,2 miliardi di dollari l’anno.
Pur di andare in onda
«Mettete in imbarazzo me», dice Mara Venier a Domenica In ai giornalisti. Lo dice mentre, probabilmente, pensa che il suo microfono sia “chiuso”, cioè che non si possa sentire da casa. «Non vi faccio venire più», si sente ancora.
Perché mai la conduttrice si sarebbe sentita in imbarazzo?
Tutto nasce dal fatto che Marino Bartoletti, giornalista, aveva chiesto a Dargen D’Amico di parlare dei migranti.
La canzone di D’Amico al Festival di Sanremo si intitola Onda alta ed è proprio dedicata al tema delle migrazioni. Il brano ha il merito di trattare un tema alto con un contenuto pop.
Ma secondo Venier quella non era proprio la sede per approfondire.
Prima del rimprovero, infatti, la conduttrice aveva interrotto il cantante: «Qui è una festa», aveva detto, aggiungendo che «noi qui stiamo parlando di musica», «è molto difficile in tre parole dire tutto questo» e che «dobbiamo far cantare gli altri».
Mara Venier ha 73 anni. La sua carriera televisiva è lunghissima e ricca di soddisfazioni personali e professionali.
Secondo le indiscrezioni – anche se lavora in Rai il suo stipendio non è noto ufficialmente – è molto ben pagata.
Verrebbe da dire che non ha niente da perdere: cosa avrebbe mai potuto accaderle, se avesse consentito a D’Amico di finire il suo ragionamento sulla «bilancia economica dell’immigrazione» che è «in positivo»?
Eppure, la conduttrice si sente in imbarazzo se qualcuno parla di qualcosa che non siano canzonette e si sente in dovere di occupare un buon minuto di televisione per ribadire che non è quella la sede.
Perché? Vale tutto, pur di andare in onda?
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