Questa presa di posizione, almeno apparentemente, stride con la narrativa dominante – culminata, almeno nel mondo della politica, con la cosiddetta dichiarazione di Bletchley.
A Londra il Primo ministro britannico Rishi Sunak ha intervistato l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk – facendo precedere l’intervista da un video con il numero 10 di Downing Street che si trasforma nella X di X/Twitter, il social dello stesso Musk. Il primo novembre 2023, 28 governi – fra cui anche quello italiano – hanno firmato proprio a Londra questo documento con cui si riconoscono le enormi possibilità e opportunità offerte dalle intelligenze artificiali. Ma si pone anche l’accento sui rischi esistenziali che comportano, senza però attenersi al qui e ora. Per esempio: se è vero che decine di milioni di posti di lavoro sono a rischio ci si aspetterebbe, da una dichiarazione del genere, riferimenti alla ricerca di ammortizzatori sociali innovativi. Si preferisce, invece, concentrarsi sulle potenziali problematiche catastrofiche.
In realtà concentrarsi sulla possibile catastrofe che verrà un giorno sembra essere un perfetto paravento per nascondere i problemi e i rischi che ci sono già adesso, connessi a svariati usi possibili delle AI.