s. f. [dal lat. hallucinatio, -onis, “visione illusoria”] 1. nella definizione medica e psichiatrica, l’a. è una percezione senza oggetto, ovvero la percezione di qualcosa che non esiste nel mondo esterno. Può coinvolgere tutti i sensi: vista, udito, tatto, gusto, olfatto.
2. In ambito tecnologico, con l’avvento delle intelligenze artificiali generative, il termine a. viene usato per indicare gli errori commessi da modelli linguistici (LLM) quando producono informazioni false ma verosimili: una biografia mai esistita, una fonte inventata, un dato impreciso presentato con sicurezza. Il linguaggio tecnico in questo caso prende in prestito un termine medico e lo carica di ambiguità: il modello non ha coscienza né percezione, quindi non può “vedere cose che non esistono”. Parlare di a. può diventare un modo per deresponsabilizzare chi progetta e utilizza le AI. 4. a., in senso ampio, è ciò che accade quando si confonde la plausibilità con la verità. Ed è un fenomeno che riguarda anche il giornalismo, l’informazione, la politica. 5. abbiamo dedicato alle a. Piano Giallo e la serie Il lungo viaggio – Storia universale della psichedelia